Prima di cominciare la nostra recensione di Rango abbiamo la fortuna di poterci vedere 6 minuti del film direttamente qui.
La scena è molto importante, quella in cui Rango… “scopre” di essere Rango ed è ambientata nel Saloon di Polvere, la cittadina in cui si svolge il film. La clip è interessante anche perché ci permette di fare la conoscenza con alcuni personaggi del film, tutti dal design molto particolare e fuori dagli standard cui i nostri bambini sono abituati. Eccola qui, gustatevela!
Prima di cominciare con la recensione una breve premessa. Qui su ScreenWeek Kids il nostro obiettivo resta non quello di recensire i film (per quello ci sono le recensioni sul blog principale) ma di offrire un consiglio e un servizio ai genitori che vogliono andare al cinema con i propri bambini e vogliono saperne di più sui film in sala. La recensione è quindi più attenta alla loro sensibilità, i film sono quasi sempre visti da genitori in compagnia dei propri figli e, per offrire un miglior servizio, abbiamo pensato di includere, a fine post, la trama integrale del film, utile a chi vuole farsi un’idea il più possibile completa della storia e del suo finale. Ovviamente tale lettura (solo della trama, la recensione cerchiamo di tenerla più neutra possibile, è sconsigliata a chi non vuole rovinarsi la sorpresa. E ora cominciamo!
In Rango, questo originale film d’animazione di Gore Verbinsky “interpretato” da Johnny Depp, si trova davvero un po’ di tutto: scene di comicità esilarante, momenti di puro western, umorismo raffinato, dialoghi impegnati e perfino un tocco di romanticismo. Rango in realtà è un giovane uomo che, nel bel mezzo della sua esistenza, si rendo conto di voler essere qualcuno, di voler fare qualcosa di importante, di voler essere un eroe!
Il viaggio è complesso, la sua natura camaleontica (anche se in realtà è una lucertola) gli permette di essere chiunque, ma questo rende ancor più difficile capire chi sia veramente.
Il personaggio di Rango, così come quello del Sindaco, di Borlotta e di Priscilla (una piccola topolina che ha fiducia e crede fermamente in Rango), vengono mostrati in tutta la ricchezza delle sfumature caratteriali, dei pregi e delle debolezze tipiche della natura umana.
Dietro ogni singolo personaggio c’è una grande storia e dei significati profondi.I personaggi, resi realistici da raffinate tecnologie, ci portano dritti nel selvaggio west.
Si può quasi percepire la polvere, il caldo soffocante, l’atmosfera surreale. La musica è varia , drammatica
e seria, assurda e divertente, rappresenta ed alimenta l’altalena delle emozioni che si susseguono in tutto il lungometraggio.
Il finale energico, positivo e vivace ci lascia con il messaggio che nella vita delle persone è importante credere in qualcuno ed in qualcosa di buono.
Un film da veder, anzi da gustare. I bambini dai 10 anni in su potranno ridere, emozionarsi ed immedesimarsi in questo piccolo eroe del quotidiano. I grandi potranno apprezzare i momenti di arguta ed ironica comicità ed i parallelismi con il mondo in cui viviamo, dove esiste manipolazione, potere, privilegio, povertà, ma anche amore, ideali, coraggio, lealtà e senso d’appartenenza.
Il film potrebbe non essere indicato per i bimbi al di sotto dei 10 anni poiché, oltre alla natura dei dialoghi, non sempre semplice bensì raffinata, arguta e filosoficamente impegnata ed impegnativa, alcuni personaggi potrebbero risultare spaventosi, brutti e sinistri. Ovviamente il modo in cui sono stati disegnati aiuta senz’altro a percepire la vera essenza della loro natura, ma sappiamo che per i piccoli spettatori l’impatto emotivo è estremamente personale e pregiudicherebbe tutta la visione e soprattutto il ricordo di essa. Come sempre non ci sentiamo di dare indicazioni nette in merito, alla proiezione hanno assistito con tranquillità anche bambini molto più piccoli, ma di mostrare ai più piccoli immagini e trailer del film, e di affidarsi alla propria esperienza per comprendere se il film è adatto al singolo bambino.
Tutti possono immedesimarsi in Rango ed è confortevole farlo.
E’ qualcuno alla ricerca di un suo spazio nel mondo, di un suo ruolo e, per trovarlo, cambia, si evolve, sbaglia e paga i suoi errori, ma alla fine riesce a fare la cosa giusta assumendosi le proprie responsabilità e non scappando innanzi alle difficoltà.
Direi che il messaggio e tutti i valori trattati nel film siano quanto mai attuali e quanto mai necessari per aiutare le nuove generazioni ed infondere loro ottimismo e fiducia nel cambiamento.
La più grande verità di Rango è che essere eroi significa fondamentalmente scoprire se stessi ed esserlo poi fino in fondo!
Sul blog di ScreenWeek trovate la recensione di Gabriele, la nostra intervista esclusiva a Johnny Depp, mentre per tutte le altre informazioni c’è la nostra scheda del film.
TRAMA INTEGRALE DI RANGO. ATTENZIONE SPOILER
Dopo una vita da animale domestico, vissuta in un piccolo rettilario in compagnia di un pesce di plastica e di una bambola mal ridotta, il piccolo camaleonte Rango si ritrova letteralmente catapultato in pieno deserto.
Un singolare incontro con un armadillo (Carcassa) alla ricerca di se stesso ed il disperato bisogno di acqua, lo spingeranno ad intraprendere un viaggio che lo porterà alla sperduta e desolata cittadina di POLVERE.
Un successivo incontro con la prima lucertola femmina che Rango avesse mai visto in vita sua (Borlotta), lo convincerà definitivamente a tentare di fare nuove amicizie in quel posto dimenticato da dio.
Qui, per ingraziarsi i cittadini, deciderà di inventare di sana pianta una nuova identità e di assumere il ruolo di un duro e spietato uomo del selvaggio west.
Involontariamente finirà per diventare lo sceriffo di Polvere ed assumerà il comando di un gruppo di cittadini alla ricerca dell’acqua, unica speranza di sopravvivenza della piccola città.
Scoprirà che sono il vecchio Sindaco ed i suoi scagnozzi a gestire la distribuzione di acqua, ma quando è all’apice della sua fama personale e quando tutti sembrano disposti a seguirlo,
l’intervento dello spietato Jake Sonagli lo farà ripiombare nell’anonimato.
Esiliato da Polvere, Rango tornerà sui suoi passi, fino al ciglio della strada da cui tutto è partito.
Finalmente però, sembra trovare se stesso e la sua strada. Riesce a parlare con quello che gli abitanti di Polvere chiamano Spirito del West e capisce che il suo compito è tornare indietro ed aiutare gli sprovveduti abitanti di polvere ormai soggiogati dal malvagio e corrotto Sindaco e da Jake Sonagli.
Grazie all’aiuto di una numerosissima famiglia di talpe e dai loro amici pipistrelli e ad un gruppo di yucche del deserto (piante di cui si dice camminino verso le fonti d’acqua),
Rango riuscirà a riportare l’acqua, la vita e la speranza a Polvere e alla sua gente.