I giochi in scatola, si sa, sono gli eterni compagni delle serate tra amici, soprattutto nei mesi invernali, quando fuori fa freddo e rimanere a casa sembra essere l’unica cosa da fare. Certo, molte volte le partite possono rivelarsi più serie del previsto e avere conseguenze inaspettate. Soprattutto se il gioco in questione si chiama come il Cult for Kids di questa settimana: Jumanji.
Girato nel 1995 da Joe Johnston, regista di uno dei cinecomic più attesi del momento (Captain America: il primo vendicatore, film a cui abbiamo dedicato anche un Blog Tematico), Jumanji racconta la storia di Judy (una giovanissima Kirsten Dunst) e Peter (Bradley Pierce), due giovani ragazzi che, rimasti orfani, vanno a vivere nella grande villa della zia. Nella soffitta della casa i due fratelli trovano un vecchio gioco – chiamato appunto Jumanji – e decidono di fare una partita, che si rivelerà meno innocua del previsto. Quello che si trovano tra le mani non è infatti un gioco come tutti gli altri, ma è in grado di aprire le porte su un altra dimensione, arrivando addirittura a trascinare i giocatori al suo interno.
Molti sono i punti a favore di questa pellicola, che può vantare la partecipazione di un caratterista straordinario come Robin Williams, primo fra tutti il magnifico uso degli effetti speciali, che contribuiscono in maniera determinante a condurci lungo un’avventura all’insegna della più sana adrenalina. I più piccoli inoltre potranno identificarsi nelle dinamiche tipiche dei giochi, che sono riprodotte fedelmente all’interno della storia, quasi rappresentassero una proiezione delle più pure fantasie infantili. Jumanji è insomma un titolo in grado di unire tutta la famiglia e che porta al suo interno importanti riflessioni riguardo tematiche delicate come la crescita e l’imparare a relazionarsi con il prossimo.
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