Ho conosciuto Ratatouille quando è uscito il dvd perché pur non essendo ancora diventata mamma l’ho regalato alla figlia di mia cugina che viveva a Londra e lo voleva vedere a tutti i costi. Ricordo che in quel week end me lo ha fatto vedere talmente tante volte che oggi dovrei odiarlo, invece ogni volta che lo rivedo con la mia bambina lo faccio sempre molto volentieri.
Protagonista del film è un topo di nome Remy che ha un sogno impossibile: diventare un rinomato cuoco in un ristorante francese a cinque stelle.
Dopo una serie di avvenimenti si separa dalla sua colonia e finisce a Parigi che è la città dove ha sede il ristorante che ha il nome del suo chef preferito: il famoso Gusteau. Qui Remy fa conoscenza con il giovane ed imbranato lavapiatti Linguini, che, grazie ai consigli del topo-chef, che ha la caratteristica di avere un olfatto molto sviluppato, diventa ben presto un abile cuoco.
Nel corso del film si scopre che Linguini in realtà è figlio naturale sconosciuto di Gusteau.
Il ristorntate nel corso degli anni aveva parso una delle cinque stelle possedute a causa di una cattiva recensione da parte del critico Anton Ego.
Quest’ultimo, quando viene a sapere che da Gusteau è arrivato un nuovo cuoco è curioso e decide di andare a provare i suoi piatti.
Il giorno dell’arrivo di Ego, Linguini e Remy preparano una rielaborazione della ratatouille, piatto originariamente povero, che improvvisamente fa tornare alla mente di Ego i ricordi della sua infanzia, quando, dopo essere caduto dalla bici, mangiò la ratatouille preparata dalla mamma.
La cucina di Rémy riesce a conquistare il critico, che vuole a tutti i costi parlare con il cuoco.
In cucina Linguini aveva già raccontato a tutti la verità e cioè che l’artefice dei piatti non era lui ma il topolino Remy e quando Ego vuole conoscere il cuoco, Linguini spinto anche da Colette, una cuoca del ristorante, decide di raccontargli la verità.
Il critico gastronomico scrive lo stesso una recensione lusinghiera sul locale che guadagna un’altra stella, riconquistando le cinque stelle precedentemente possedute.
Il maître di sala, però denuncia all’autorità sanitaria la presenza di topi in cucina, quindi il locale viene ovviamente chiuso. Ego viene quindi screditato come critico e decide di ritirarsi. Ma Linguini, Colette e Rémy non si perdono d’animo, aprono un nuovo ristorante: il Ratatouille, locale più piccolo ma molto frequentato, dove la gente mangia in sala e la colonia di topi si trasferisce in soffitta, dove c’è un ristorantino apposta per loro.
A quel punto Ego diventa un assiduo frequentatore del nuovo locale dove degusterà tutti i piatti del topo-chef.
Trovo il film veramente molto carino e anche mia figlia, inizialmente reticente verso la visione, quando si è convinta a guardarlo se ne è innamorata, tanto che anche con lei si è ripetuta la stessa scena che avevo vissuto qualche anno prima a Londra: lo ha visto un’infinità di volte e adesso è lei che conosce le battute a memoria a molto spesso, mentre siamo a tavola, si trasforma in Remy e insegna a me e a suo padre come assaporare i cibi!
Capita anche a voi che i vostri figli si immedesimino talmente tanto in un film da poi farvelo rivivere a modo loro? Ce lo raccontate nel box dei commenti in fondo a questo post?
Feb 4 2014