Rieccoci con la rubrica ScreenWEEKend speciale Kids: cosa vedere al cinema con i nostri bimbi pubblicata di solito il giovedì.
La storia delle sorelle March e in particolare dell’indipendente Jo, torna nelle sale con un nuovo adattamento cinematografico di Piccole Donne. Una versione più fedele all’opera originale con un finale che omaggia la sua autrice.
Rated PG: per la visione del film è suggerito l’accompagnamento dei genitori, alcuni contenuti potrebbero non essere adatti per i bambini. Presenza di aspetti tematici e persone che fumano. Consigliato dai 10 anni
La storia
Nel 1868, Jo March è insegnante a New York. Si reca da un editore, il signor Dashwood, dove riesce a pubblicare una storia soggetta a notevoli modifiche.
Sua sorella Amy, a Parigi con la zia March, vede l’amico d’infanzia Laurie e lo invita a una festa. Alla festa si arrabbia per il suo comportamento da ubriaco.
A New York, Jo incontra Friedrich Bhaer, un professore infatuato di lei, che critica il suo lavoro.
Jo riceve una lettera che le comunica la malattia della sorella minore Beth e torna a casa.
La storia si sposta a qualche anno prima, nel 1861 in Massachusetts, Jo e sua sorella maggiore Meg vanno a una festa in cui Jo incontra Laurie, il nipote del loro vicino il signor Laurence.
La mattina di Natale, la madre Marmee convince le ragazze a dare la loro colazione alla loro povera vicina, la signora Hummel.
Al ritorno a casa, le ragazze vedono il loro tavolo pieno di cibo, fornito dal signor Laurence, e una lettera del padre che sta combattendo nella guerra civile.
Jo visita la zia March, che la invita in Europa con lei. Durante la sua lezione di latino, Laurie nota che Amy è rimasta in piedi fuori, colpita dalla sua insegnante per essersi comportata male in classe, e la invita a entrare prima che la sua famiglia venga a portarla a casa.
Temi chiave del film
- Accettare aiuto perché nessuno si fa strada da solo
- L’importanza di superare gli ostacoli
- La carità
- Perdonare
- Accettare le differenze
- L’importanza della comunità
- Lo spirito creativo
Curiosità
- Il romanzo originale è un’opera semi autobiografica. Louisa May Alcott ha basato il personaggio di Jo su se stessa.
- Louis May Alcott non si è mai sposata ma ha dato un finale più tradizionale a Jo.
- La regista Greta Gerwig ha voluto omaggiare la scrittrice e il personaggio, con un nuovo finale. Riuscendo forse, in quello in cui non era riuscita a fare la Alcott.
QUI troviamo la programmazione nei cinema italiani.
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