Il nostro Cult for Kids della settimana, Explorers di Joe Dante, può a buon diritto essere considerato uno dei grandi classici del cinema per ragazzi anni Ottanta, anche se spesso viene ignorato. E, d’altra parte, in un’epoca in cui vedevano la luce intramontabili pietre miliari come I Goonies, E.T. e Gremlins – dello stesso regista – poteva risultare difficile tenere dietro a tutto. Il senno di poi, in casi come questo, è fondamentale per recuperare tesori perduti.
Explorers è un film magico, una pellicola che, in quanto a entusiasmo per la scoperta, non ha nulla da invidiare ai già citati Goonies. Dante sceglie di eplicitare la natura onirica del suo cinema, e lo fa rendendo i sogni una parte integrante della trama. E’ attraverso i sogni che i ragazzini protagonisti – tra cui i futuri divi River Phoenix e Ethan Hawke – vengono guidati a distanza dagli alieni Neek e Wak per creare la bolla d’energia che li porterà nello spazio.
Un altro dato interessante è la critica nei confronti della televisione, capace spesso di banalizzare l’immagine, che al cinema può essere poesia quanto in TV può risultare volgare. Dalla TV, gli alieni hanno imparato che l’umanità è un popolo sciocco, superficiale, fracassone e spaventato dal diverso. Dati che in fondo non sono così sbagliati, ma che sono anche troppo semplificati. Eppure, come in E.T. e nel cinema di Steven Spielberg, solo i ragazzini possono salvare l’umanità con la loro innocenza, conducendola sul sentiero della comprensione reciproca: non a caso, anche Neek e Wak sono adolescenti scappati da casa.
Qui sotto, ben due sequenze del film!
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