Finalmente arriva nelle sale cinematografiche il 3 marzo 2016 il film “Heidi” quello che è stato il mio cartone animato preferito da bambina e anche adesso (non mi vergogno a dirlo). Da bambina ho letto il libro e non mi sono persa nemmeno una puntata del cartone animato. Adesso con la mia bambina, lo sto rivedendo e sto leggendo a lei il libro. Heidi secondo me è una storia bellissima, che trasmette tantissimo a livello umano.
Penso che chiunque abbia visto Heidi dai bambini agli adulti, se ne sia innamorato. La storia è nata dalla mano della scrittrice Johanna Spyri, pubblicata nel 1880, ed ambientata tra la Svizzera e la Germania. Heidi è una bambina di 5 anni orfana, che vive con la zia Dete, da quando i genitori sono morti.
La zia però trova lavoro a Francoforte e non potendo portare con se Heidi, la porta a vivere dal nonno paterno, chiamato “il vecchio dell’alpe”, che dopo la morte del figlio si è isolato in una baita in montagna.
Il nonno a detta di tutti è un vecchio scorbutico e presuntuoso, ma Heidi dopo aver fatto la sua conoscenza inizia a volergli subito bene. Nel frattempo conosce anche Peter un pastorello poco più grande di lei che custodisce tutte le capre del paese, vive in una casetta diroccata con la mamma e la nonna ceca. Heidi vive felice con il nonno per almeno due anni quando un giorno, Date torna alla baita del “vecchio dell’alpe” per riprendersi Heidi e portarla con se a Francoforte in una famiglia molto ricca dove vive una bambina di nome Clara, costretta a stare sulla sedia a rotelle perchè affetta da poliomielite.
Non vi racconto tutto il film perchè sarebbe togliere la sorpresa…come ho detto all’inizio del post io adoro Heidi, anche se sono passati parecchi anni dal racconto, la storia è sempre attuale, perchè parla dei veri valori della vita. La vitalità, l’allegria e la spensieratezza che trasmette Heidi in tutto quello che fa è semplicemente fenomenale.
Vengono toccati poi temi come l’analfabetismo (Heidi impara a leggere e a scrivere solo quando si trasferisce a Francoforte) ed il lavoro minorile (Peter fa il pastore invece che frequentare la scuola regolarmente). Attraverso i suoi occhi possiamo vivere l’amore che Heidi ha per la natura, tanto da ammalarsi di nostalgia quando vive a Francoforte, ma con l’aiuto e l’umanità, del medico di Clara fa ritorno nelle sue amate montagne.
L’amore per il nonno, per l’amico Peter e per la nonna ceca sono molto importanti per Heidi. Ma anche l’affetto che ha per Clara, non è da meno, tanto da ospitarla nella baita tra i monti. Heidi e il nonno, con l’aiuto di Peter faranno tutto il possibile per aiutare Clara a camminare, anche se nessuno, crederà in loro (qui tocchiamo il tema del significato della vera amicizia). Nella parte di Heidi nel film è stata scelta tra 400 pretendenti, Anuk Steffen di nove anni, mentre il nonno sarà interpretato da Bruno Ganz. Cosa dire di più, è un film per tutta la famiglia che farà sognare e aprirà il cuore a grandi e piccini, andate a vederlo non ve ne pentirete, io non aspetto altro.