Sono poche le volte in cui mia figlia si accomoda sul divano per guardare un film intero, generalmente dopo 10/15 minuti si alza e fa altro. Il venerdì sera invece scegliamo una pellicola per tutta la famiglia (di solito la sceglie lei), che riusciamo a guardare in piena tranquillità.
Avete già visto: “Ortone e il mondo dei Chi? E’ la storia degli ostacoli, che l’animale più grosso della giungla deve superare per salvare gli esseri più piccoli mai immaginati.
Su di un minuscolo granello di polvere vivono i non-so-chi, abitanti di chi-non-so. Sono persone pacifiche e giocose, che vivono con allegria ogni loro attività. C’è il sinda-chi, con il suo primogenito maschio Jo-Jo e le sue 99 femmine, un po’ tontolone ma sempre disponibile. Quando tutto il tuo mondo si trova in un oggetto di tali modeste dimensioni, la tua esistenza potrebbe non essere delle più sicure, a meno che un elefante dal cuore d’oro di nome Ortone non trovi questo granello e se ne faccia custode. Non ci vuole molto prima che nella foresta si sparga la voce di questo presunto “mondo nel mondo” e non a tutti sembra piacere un’idea tanto bizzarra.
La storia è leggera e gradevole, con alcuni tocchi di comicità davvero geniali per passare qualche ora spensierata. Il concetto alla base del film è sorprendentemente semplice: “Una persona è sempre una persona, per quanto piccola essa sia” siete d’accordo con me?
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